Non c’è nulla per me qui. Caotici quadri senza alcuna attrattiva. Giorni uguali ai giorni. Una vecchia locomotiva ferma sui binari. L’abitudine cieca di andare a comprare il quotidiano ogni mattina. Ogni giorno lamentarsi che non ci sono notizie degne di importanza. Ogni giorno mangiare dal proprio piatto, nella stessa posizione, con la stessa veduta: una casa con dei gerani rossi. Camminare mezz’ora al giorno. Cercare di dormire. Addolorarsi per cose di cui non ci importa, ma per le quali tutti sono addolorati. La consapevolezza di essere insulso nella inutilità. Che nulla cambia e che solo io sembro accorgermene. Intanto arriva il vento da Sud. La pioggia.

Sandro Amici
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