Invidia

Provo invidia per quelli che guardando nelle tasche
vi trovano risposte.
E’ colpa loro o merito di Dio,
Oppure è degli altri il demerito di tutto
Invidia per quelli che in eterno son nel giusto.
La mite moltitudine che scatenò guerre e punizioni
nel nome della “carità”.

Ora eccoli qui che si strappano vesti e cantano la Gloria
Dopo duemila secoli hanno ancora foia, impeto, baldanza
levano in alto coppe orlate di lapislazzuli e vecchia bava
esibiscono scheletri e falangi come prova
e si vantano di avere la “Certezza”

Ecco provo invidia per questa dabbenaggine, per questa noncuranza
per questo cieco non voler sapere.
Perché per viver meglio questa folla sciocca
deve convincersi di essere migliore di quegli che le è seduto accanto.


Vai!

Piccola infaticabile formica

Che vede il filo d’erba all’orizzonte

Sappi che oltre quello devi andare

Oltre il recinto, al di là del vallo

C’è tutto un mondo che agli occhi ci s’accende

Un mondo che ti aspetta e da scoprire!

Va quindi, piccola formica.

Non ti addolorare dello sguardo sperso

Di chi non comprende

Che oltre il filo d’erba tutto un universo canta, si disvela. Già ti aspetta!

Va!

Nei bar

Nei bar quelle disastrose vetrate che mostrano la nostra debolezza
piegati sul bicchiere a ricordare,
senza poter capovolgere il destino.

Senza poter tornare indietro
siamo quel che siamo
mentre scende penosamente dentro il vetro
il veleno che ci stordisce.

Nei bar è così crudele la fredda noncuranza
con cui i baristi nettano i banconi
dopo che mille anime vi si sono perse.

E’ quasi il simbolo di una civiltà che cade
in una privatizzazione del dolore.
E’ quasi certamente il simbolo
di una civiltà che cade.

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A mio padre

Avevo un amico e un angelo
angelo caduto
e da allora ho compreso ancora meglio
quant’è ineluttabile la morte

Questo grande spettacolo all’aperto
che presto finisce e dove nessuno applaude

Però ci resta un seme di gioia e di dolore
un dolce pulviscolo.
Ogni tanto appare a notte fonda
dorato e luminoso, così denso di candida purezza
che ci accompagna in sogno
e fa sì che il risveglio non sia sopra un crepaccio
sul limitar di un botro

Quest’angelo gentile, dignitoso
di cui ciascuno parla con rispetto
è qui, a me dirimpetto
a rammentarmi che la vita è breve
e in questo lasso
non ci resta che essere puliti
e in armonia col mondo.