Stamani più m’avanzavo e più la terra si faceva bella, levigata, seta. Era la terra colta dal gran gelo, dalla sospensione. Nulla, d’inanimato o vivo, si muoveva. Il Sole invece, di contro al mio salire, mi abbagliava. Ci sarebbe voluto del coraggio: essere eroi come i bambini sono. Perdere la ragione e svanir nel bosco, come folletti stolidi, come eremiti nuovi.
Ma questo coraggio, le cose sincere, non c’è più concesso. Andiamo, come occhi velati, incontro alla vaga nebbia del futuro.