Scritti
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La tua vita oggi è quella che immaginavi un anno fa? Che fandonia questa mania della programmazione, della pianificazione! Sento dire: tra tre anni non lavorerò più… tra due anni avrò sviluppato la mia vita in modo che… tempo venti anni e farò questo e farò quello… Ma solo io non ho la contezza di…
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Come si può essere tanto stupidi da non capire quando per qualcuno non sei importante? Eppure questo è un errore che commetto spesso. Si dovrebbe capire dallo sguardo, dalle parole, quando per qualcuno non sei abbastanza. Eppure vado avanti. Mi illudo che un giorno questo possa cambiare. Non cambierà mai.Mia madre mi guarda come se…
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Ti sei mai esibito sul palco o hai tenuto un discorso? Ma non avete visto che belle prove di oratoria, che capacità di coinvolgimento e di convinzione che sanno mettere in atto i Ministri del nostro Governo? Saltellano sul posto come palloncini pieni d’acqua, si alzano in piedi ed apostrofano chi li contesta definendoli “poveri…
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Oggi per la prima volta ho visto il ghiaccio fermato agli angoli delle cose. È tenace il ghiaccio. Ma non può nulla contro il sole a picco. Piano piano, miseramente, diventa fango e si dissolve. Non è mai esistito. Non c’è cosa più indifesa ed effimera del sottile ghiaccio fermo negli interstizi, sotto le tegole,…
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Parola che io detesto.La udìì la prima volta in una di quelle Conventions aziendali dove centinaia di impiegatucci, segretariucce e camionistucci, tutti gioiosi perché sono stati invitati all’evento, ascoltano parlare i loro capi sul palco, dietro scranni improbabilmente futuristici, davanti a spot inverosimili, accompagnati da musica trionfale.“Nel lavoro occorre resilienza! Non mi stupirei se tra…
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La natura svela cose che pochi sanno vedere. Sono lì, sotto gli occhi di tutti ma pochi si interrogano su quello che vedono. Quelli nell’immagine sono solo due macigni sulla stessa riva di fiume. Certo, salta all’occhio che uno è quadrangolare e l’altro rotondeggiante. Già questo è strano… Non sono stati sempre lì insieme dalla…
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Questo è quello che vede un uomo dal suo letto di malattia. Lo schienale di una sedia e la luce del sole calante sul muro. Questo è tutto il suo mondo da quando non riesce più a stare in piedi. E noi poche volte (se non mai) ci mettiamo nei panni di chi sta così.…
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Ho pensato che in quella casetta in cui si entra piegandosi in due, piena di finestre e seggiole, passaggi segreti e ombre, nasce la nostra fascinazione per l’ignoto. Cosa si cela dietro quell’angolo? Chi passa fuori mentre noi siamo dentro? I passi che sento sono davvero i miei? Sono davvero solo qui dentro? Ma importante…
