Calcio senza fallo

Quando riprenderà il Campionato di calcio (lo scrivo maiuscolo perché trattasi di argomento di capitale importanza) si dovranno necessariamente cambiare le regole del gioco. Si dovrà stare a due metri di distanza dall’arbitro, che dovrà a sua volta stare a due metri di distanza da tutti i giocatori intorno. Per fare questo sarà dotato di un cerchio da applicare intorno alla vita che permetterà di mantenere questa distanza. I cartellini (giallo e rosso) dovranno misurare quaranta centimetri per lato, così da essere visibili a certe distanze. I giocatori particolarmente essudativi dovranno essere avvolti dal Domopack prima della partita e anche loro comunque, dovranno rispettare la distanza di due metri l’uno dall’altro. Quindi per sottrarre la palla all’avversario ci dovrà essere il “contrasto verbale”; ossia chi difende dovrà convincere il possessore della palla a consegnargliela agendo sulle leve emotive; dovrà cioè commuoverlo in qualche modo, parlandogli magari della malattia della mamma e del fatto che ha contratto un mutuo… che se perde la partita sua moglie piangerà. Oppure potrà dissuaderlo a continuare la sua marcia indisturbata verso la porta affliggendolo con insulti pesanti, offese di tipo psicologico: “Sei una pippa abissale” oppure “ricordati quando giocavi con il Virtus Abbasanta!” Se questo convincimento non riuscirà, non resterà che al portiere cercare di fermare il pallone prima che questo vada in rete. Quindi non ci saranno saluti con strette di mano, né il famoso lancio della monetina, a meno che questo non avvenga con i guanti indossati. Durante la partita non saranno consentiti gli abituali scaracchi sul prato o la famosa “snasata” chiudendo una narice, atta ad espellere muco dalle profondità nasali dei giocatori. Se questa avvenisse, dovrebbero intervenire degli addetti per togliere la zolla potenzialmente infettata e sostituirla con un altra, lavabile, a 0,50 l’una.
Per il notorio egoismo e cinismo dei giocatori (ai quali tra l’altro la società di appartenenza paga abbastanza salati stipendi) già si prevede che pochi abboccheranno all’opera di convinzione degli avversari e si immaginano punteggi a doppia cifra (15 a 11 il risultato finale più probabile, secondo uno studio della Virologa Capua).
Comunque, il Campionato di calcio dovrà riprendere, perseguendo quel ritorno alla “normalità” che dovrebbe consentire, nel 2035 di poter tornare allo stadio. Ritorno allo stadio che comunque non dovrà essere consentito ad un numero superiore di 300 tifosi per squadra. 300: possibilmente giovani e forti.

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